Forse è proprio il tempo di cambiare parola: un libro per ricordare Carlo Dal Lago.
Giovedì 20 settembre alle 21.00, negli spazi della libreria Palomar di Bergamo, appuntamento con la presentazione al pubblico del libro Forse è proprio il tempo di cambiare parola (Lubrina Bramani Editore). Una pubblicazione – a cura di Alessandra Pozzi, Presidente dell’Associazione culturale Diaforà – in cui sono raccolti alcuni degli scritti di Carlo Dal Lago, maestro elementare bergamasco e figura di rilievo nel mondo dell’educazione.
A quattro anni dalla sua morte (2 maggio 2014) Carlo Dal Lago e le sue poesie rivivono in un libretto che racchiude testi ancora oggi nuovi, veri, capaci di suscitare stupore e condivisione nel lettore. Voluto dagli amici de La Fenice, cooperativa in cui Dal Lago ha lasciato un segno indelebile, Forse è proprio il tempo di cambiare parola è il quarto libro – dopo Storie per Bambini 1 (2015), Storie per Bambini 2 (2016) e Un Maestro a piedi scalzi (2017) – realizzato per ricordare questa persona davvero speciale.
Forse è proprio il tempo di cambiare parola inizia con un esilarante pezzo “autobiografico” – BIOGRAFIA DI UN ARTISTA POLIMIELEDRICO – cui seguono due sezioni, una di versi vari – Mani in alto, Un asino, Aiutiamoli a casa loro, Tutti al mare (e qualcuno in fondo), I poveri non sono belli, L’immondizia che non vediamo, Nel paese della cuccagna, Il razzismo è ragionevole, Da qualche parte nel mare, Uomini e gonne, Volontari? No grazie, Amor di libreria, Accenti, Filosofia, Proverbio, Strofetta vagante, Strofetta del papero nero, Nero rosso giallo, Il vuoto – l’altra dedicata al Natale, anzi al natale.
Da BIOGRAFIA DI UN ARTISTA POLIMIELEDRICO, di Carlo Dal Lago:
Carlo nasce sull’isola di Anarres il 19-09-1950 da una famiglia di benefattori devoti a San Gennaro. Già all’età di tre mesi dimostra grandi doti poetiche, emettendo versi e ruttini in endecasillabi sciolti a rime incatenate, tanto che la madre è costretta a chiamare un esorcista. Quest’esperienza lo porta a conoscere in tenera età il giovane Milingo, allora assistente esorcista, un trauma che influenzerà per buona parte la sua arte e il suo stile delirante-sarcastico. Fino all’età di sei anni Carlo non spiccica una parola e comunica solo in versacci senza senso, finché, con l’aiuto di Mary Poppins e di Mago Telma, riesce a pronunciare la sua prima frase: “Bubbi Bi-versi Bubbi Ubuali!!”, una quartina che diventa lo slogan dei pacifisti di Anarres, ma che lo porta a rendersi ostile al potere tecnocratico dell’isola e a dover scappare via mare. Viene così assunto come mozzo in una nave da crociera, dove in pochi mesi diventa lavapiatti, barman, cabarettista e infine paroliere di due musicisti sconosciuti: Fedele e Silvio. Purtroppo, durante un’esibizione con la band in pieno Tirreno, il giovanissimo Carlo litiga pesantemente con i due amici per motivi filologici. A Carlo viene imposto di abbandonare la nave e di tornare a nuoto in stile farfalla sulla terra ferma. […]
Vi aspettiamo
GIOVEDÌ 20 SETTEMBRE 2018 ore 21.00
Libreria PALOMAR, Via Angelo Maj 10 –Bergamo
Ingresso gratuito
Introdurrà la serata Alessandra Pozzi.
Letture a cura di Carla Taino e Michele Dal Lago
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