Pensare dalla Ripa 2019: quattro serate per discutere di politica con relatori d’eccellenza
Da marzo 2019 tornano gli appuntamenti promossi da DIAFORÀ nell’ambito del ciclo di conferenze Pensare dalla Ripa. “La politica tra timori e speranze” sarà il fil rouge dei quattro incontri che porteranno a Bergamo nomi d’eccellenza del panorama culturale internazionale: Rocco Ronchi, Umberto Galimberti, Carlo Sini, Igor Salomone. L’evento, patrocinato dal Comune di Albino, è realizzato con il sostegno della Cooperativa Sociale La Fenice e di Confcooperative Bergamo.
LUNEDÌ 11 MARZO alle 20.45 presso il Convento della Ripa di Albino (BG): primo appuntamento con la conferenza di Rocco Ronchi, “Per una genealogia del populismo” – Ingresso gratuito.
Seguiranno:
14 MARZO “La politica nell’età della tecnica”, relatore Umberto Galimberti
Dove: Auditorium Cuminetti di Albino
25 MARZO “L’eros della politica e la necessità della pace”, relatore Carlo Sini
Dove: Auditorium Cuminetti di Albino
02 APRILE “Educare al futuro anteriore”, relatore Igor Salomone
Dove: Convento della Ripa di Albino
Dopo essersi confrontata lo scorso anno sulla questione dei Beni Comuni, ospitando esponenti d’eccellenza del panorama culturale contemporaneo – Serge Latouche, Carlo Sini, Massimo Amato, Ugo Mattei, Alberto Melloni e Luigi Lombardi Vallauri -, DIAFORÀ torna a proporre spunti di riflessione nella nuova edizione 2019 del Pensare dalla Ripa,ciclo di incontri dedicati quest’anno al tema della politica. Dall’11 marzo al 2 aprile Diaforà si confronterà con il pensiero di Rocco Ronchi, Umberto Galimberti, Carlo Sini e Igor Salomone.
«Da tempo la nostra associazione dedica annualmente il ciclo di incontri Pensare dalla Ripa a temi di estrema attualità» – commenta Alessandra Pozzi, Presidente di Diaforà – «chiamando personalità eminenti ad approfondirli con intelligenza e passione. L’educazione e la scuola, l’economia e la religione, l’arte e la scienza, il sapere e la cura del mondo, i giovani e i beni comuni, tutte questioni che coinvolgono, ogni volta, la scelta dei modi della nostra convivenza, come intendiamo coltivare le relazioni con il nostro prossimo, come vogliamo organizzare il sistema delle differenze per la cura di ciò che ci è caro.»
«Quest’anno abbiamo scelto di mettere al centro della nostra riflessione la politica» – continua Alessandra Pozzi – «consapevoli che qualsiasi futuro si riesca a intravedere, qualsiasi progetto si voglia perseguire, in ogni caso ci aspetta sempre un percorso che nel bene e nel male diventa politico.»
Oggi tutti sappiamo che la politica vive tempi difficili, anche se probabilmente non è la prima volta e forse non sarà l’ultima. Stretta tra l’emergenza economica e l’indifferenza sociale, tra una democrazia in crisi e una gran voglia di semplificazione, la politica oggi non è più in grado di suscitare passioni e progetti e l’aria generale è quella della delusione e del disarmo. E tuttavia la risposta non può essere quella di lasciare il testimone a chi predica la paura o a chi vorrebbe tagliare gordianamente i nodi complicati della rappresentanza politica. Forse occorre solo trovare il bandolo di un discorso che abbiamo smarrito, forse bisogna riprendersi la forza della speranza, forse dobbiamo cercare meglio le ragioni del nostro fare politica, prestando ascolto al nuovo che avanza. Anche se, come ogni novità, può assumere la figura del “mostro”. Del resto non abbiamo mai smesso di cercare e, per quanto si sia spesso colti dalla sensazione di vivere nel tempo del tramonto, noi che dell’Occidente abbiamo fatto il nostro destino, ancora noi crediamo di non potere fare altro se non sperare in un inizio. Non per fede ma per ragione.
Maggiori dettagli nel COMUNICATO STAMPA
Per informazioni su Pensare dalla Ripa 2019: diafora.red@gmail.com