Altro – Giornale di carta – N 37
APOLOGIA DEL CINEMA – È sempre bello, ogni tanto, quando si riesce, prendersi del tempo e andare al cinema. È un gusto che un po’ si sta perdendo; quanto è innegabilmente comodo avere a disposizione film di ogni genere direttamente dal proprio computer e guardarseli spaparanzati sul divano? La sala più vicina non è poi così comoda a confronto, per non parlare degli orari e di tutte quelle piccole gratuite comodità che solo casa sa offrire. Insomma, ci sono molti buoni motivi per starsene a casa. Eppure è un’abitudine che dovremmo cercare di coltivare, nonostante tutto. Forse sono le poltroncine, il grande schermo, il suono avvolgente o quel buio fitto che “solo al cinema”, ma sicuramente c’è qualcosa di speciale e unico in quell’ambiente, qualcosa che è in grado di darti un’esperienza diversa nel suo complesso. Il cinema racconta storie, attraverso le sue immagini, i suoi colori e i suoi dialoghi; ma, oltre a questo, un film diretto bene riesce sempre a lasciare qualcosa. Potremmo dire che il regista, oltre a raccontarci una storia, ci trasmette un senso, una sua visione, e guardando il film in sala con un po’ di sforzo si riesce a coglierlo. Un luogo pensato appositamente per questo, raccontare storie e trasmettere senso. Ed è qui che la vera magia ha inizio.
Editoriale di Francesco Marinoni
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