Altro – Giornale di carta – N 40

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Giù la maschera!

Non è semplice. Spesso è così difficile che nemmeno ci accorgiamo del problema o fingiamo che non esista. È più comodo così. Del resto, è davvero possibile riuscire a vivere senza una maschera? In fondo quelle che indossiamo sono per lo più parte di noi stessi ormai, si portano dietro le nostre esperienze e, cosa più importante, ci nascondono. Costruendoci un personaggio cerchiamo sempre di non mostrarci, perché inevitabilmente abbiamo timore di far vedere quel che siamo veramente, probabilmente anche di ammetterlo a noi stessi. La maschera ci tranquillizza e ci aiuta a sentirci più normali, in mezzo a una marea di mascherati. È così che diventiamo un tutt’uno con essa: ci può condurre alla fama, far conquistare il potere, far salire le scale di un palcoscenico per essere al centro della scena. E improvvisamente siamo risucchiati, intrappolati nel nostro stesso nascondiglio. Ecco, allora è chiaro che non può, non deve finire così: togliere la maschera è un diritto e un dovere di ognuno. Per poter essere se stessi, almeno una volta ogni tanto, e mostrarlo con orgoglio. Come lo hanno fatto le migliaia di persone che hanno sfilato per il primo, storico Bergamo Pride. Contro ogni pregiudizio e discriminazione.

Editoriale di Francesco Marinoni


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