Generazioni FA inaugura la Residenza leggera per anziani di Pradalunga

Generazioni FA inaugura la Residenza leggera per anziani di Pradalunga

È stata inaugurata nei giorni scorsi, sabato 5 maggio 2018, la Residenza comunitaria leggera per anziani di Pradalunga,  progetto firmato dalla cooperativa sociale Generazioni FA, realtà parte dei Consorzi
Il Solco del Serio Il Solco Città Aperta e del Consorzio FA.

 

Tra i presenti all’inaugurazione per Generazioni FA: Simona Brusamolino, Responsabile del progetto Residenza Leggera e Francesca Morotti, Coordinatrice del servizio. Tra le autorità: il Sindaco di Pradalunga Natalina Valoti, l’assessore ai servizi alla persona di Pradalunga Giancarlo Bertoli e l’assessore alla cultura Emilia Pezzotta, il Presidente della Fondazione Franini Alessandro Cortesi, i consiglieri regionali Roberto Anelli e Jacopo Scandella, la parlamentare Elena Carnevali e Giovanna Taglioni, vicepresidente dell’assemblea dei sindaci. Presenti inoltre sindaci e amministratori di numerosi comuni del territorio.

Antonietta, Maria, Giovanna, Gina, Luigina, Giuseppina: sono loro le prime sei ospiti della Residenza. Nelle prossime settimane è previsto il settimo ingresso.

A distanza di quattro mesi dall’open day di presentazione, sabato 5 maggio 2018 Generazioni FA – cooperativa sociale attiva sul fronte dei servizi a favore degli anziani e dei minori – inaugura ufficialmente la Residenza leggera per anziani di Pradalunga.  Una “casa-famiglia”, uno spazio comunitario, nato negli spazi della ex Scuola dell’Infanzia Franini, specificamente pensato per quelle persone in là negli anni che per diverse ragioni – legate a condizioni abitative non idonee come per esempio il vivere lontani dal centro o l’avere una rete di vicinato scarsa – abbiano bisogno di un contesto che garantisca loro una cura leggera.

«Questa Residenza è un traguardo di cui essere davvero orgogliosi» – ha affermato Natalina Valotisindaco di Pradalunga – «è il risultato di un importante lavoro di squadra che ha permesso di ridare vita agli spazi di una struttura la cui storia è iniziata cento anni fa con Don Franini. Prima l’apertura del nido e adesso una casa per gli anziani del nostro territorio. È un sogno che si realizza, un risultato raggiunto grazie alla tenacia di tutti coloro che, insieme all’amministrazione e a Generazioni FA, hanno creduto in questo bellissimo progetto». Un sogno nato nel 2012 e diventato realtà grazie all’importante contributo della Fondazione Cariplo, ma anche grazie al sostegno della Fondazione Banca del Monte di Lombardia, alla collaborazione con le istituzioni e associazioni del territorio e alla determinazione di tutto il team Generazioni FA.

Durante l’inaugurazione Simona BrusamolinoResponsabile del progetto Residenza leggera, ha mostrato ai presenti una lunga pergamena su cui sono stati riportati i nomi di tutti coloro che hanno contribuito alla realizzazione del progetto: «Le persone che voglio ringraziare oggi sono tantissime. Grazie per aver condiviso con noi l’idea che tutti, a tutte le età, abbiano diritto a vivere al meglio, in una dimensione famigliare, comunitaria, lungo tutto il percorso della vita».

«Questa è un’esperienza davvero innovativa,» – ha affermato la parlamentare Elena Carnevali – «un’azione di coraggio che mette concretamente al centro la cura della persona e della famiglia. Abitare non è solo un luogo fisico, ma anche e soprattutto uno spazio di relazione, cura, comunità, affetti. Dovete essere orgogliosi di questo passo fatto dalla vostra comunità».

«Oggi la nostra casa accoglie Antonietta, Maria, Giovanna, Gina, Luigina e Giuseppina» – commenta Francesca Morotti, Coordinatrice del servizio – «sei residenti a cui contiamo possano aggiungersi a breve altri quattro ospiti. La settima residente entrerà nelle prossime settimane. Viste le numerose richieste che stiamo ricevendo, tra giugno e luglio 2018 immaginiamo di poter arrivare ad occupare tutti i dieci posti disponibili». La Residenza di Pradalunga garantisce la presenza di un assistente famigliare 24 ore su 24, figura deputata alla cura leggera degli ospiti. Quotidianamente, per sei ore, ci sono poi operatori di supporto come ASA e OSS, mentre un infermiere per la sorveglianza sanitaria e un fisioterapista sono presenti ciascuno per due ore alla settimana. La responsabile del servizio inoltre, sarà presente per 10 ore settimanali con funzioni di coordinatore, referente del progetto socio-educativo della residenza e operatore di rete/territorio. Come in ogni casa poi, anche qui si può usufruire di servizi domiciliari come l’ADI o il SAD.

La vicinanza con il Nido Franini – realtà gestita dalla cooperativa sociale La Fenice –  permetterà inoltre di co-progettare attività intergenerazionali, momenti di socializzazione tra anziani e bambini.

 

COMUNICATO STAMPA