Il Tambor per non perdere la Trebisonda – Numero 233-234

Il Tambor per non perdere la Trebisonda – Numero 233-234

Eccoci qua, al numero di settembre-ottobre 2018 de Il Tambor per non perdere la Trebisonda, il giornale delle Comunità Socio Sanitarie Deinos, Kairos e Perani di Albino (BG), gestite dalla cooperativa Chimera. Guardate l’immagine in copertina. Lo vedete quel sorriso un poco malandrino? Cosa vi balza subito all’occhio? Ma certo, i 34 dentoni! Sono loro (ma non solo loro) i protagonisti di questo numero de Il Tambor.

Leggete qua cosa scrive Francesco Marassi a proposito di un personaggio che in fatto di denti la sa lunga: “Il conte Dracula è uno che mangia i vampiri. È cattivo e la sua faccia e brutta, rossa e nera. Il suo sguardo è cattivo perchè fa male alle persone. Esiste però solo nei film horror. So che c’è un locale che si chiama Transilvania dove ci sono i pipistrelli. Secondo me non è un locale da frequentare, c’è brutta gente e non è un posto per me. I miei posti sono i bar o le feste di paese. Dracula è una leggenda, è un personaggio televisivo o un cartone animato, quindi in realtà non esiste. Però è sempre meglio non frequentare certe cattive compagnie”.

 

E del dentista? Cosa ne pensano i nostri ragazzi? “Il dentista ti toglie il dente con l’anestesia così non senti il male.” – dice Carlo Pezzotti – “Il dentista però costa troppo, tipo 34,90 o 45,95 euro. Poi magari ti mette anche un dente d’oro, così con il dente finto non ti vedi il buco del dente che non c’è più. Il dentista fa anche le dentiere ai vecchi dai 70 ai 100 anni. Alle persone che hanno i denti storti dà un apparecchio così diventano dritti e belli”.

 

Certo, meglio parlare di sorrisi, come fa Juri Bonadei: “Il sorriso è quando uno vede la natura. Il sorriso è quando uno sente il vento. Il sorriso è quando uno sente il rumore del fiume. Il sorriso è quando uno sente il rumore del ruscello. Il sorriso è quando uno sente il rumore della pioggia. Il sorriso è quando uno sente il rumore delle onde. Il sorriso è quando uno si rilassa. Oppure quando rido ho l’emozione”.

 

Nelle pagine di questo numero si parla anche di fiducia nei confronti dell’altro, di fatti di cronaca, di sport, musica, cinema, immagine. Si esternano pensieri per ricordare chi non c’è, più. Ciao Cesare…


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